Arriva la primavera, si sciolgono i ghiacciai e i partiti. Alleanza nazionale ha scelto di partecipare
definitivamente a quella che Fini definì “comica finale” detta PDL e si soglie,
sarebbe la prima volta che da quelle parti sciolgono qualcosa senza usare forni
crematori o marce su Roma. Qualche maligno parla di An come un partito che
non era morto, ma in pieno rigor mortis. Fini spera invano di poter diventare
leader del PDL per la prossima legislatura, ma ha fatto i conti senza il Nano
delle Libertà(sue). L’unica sua speranza rimasta, per diventare presidente del
consiglio, è quella che Ciuffone vada al Quirinale.
Le interviste ai Tg
dei dirigenti di AN sono una chicca che rimarrà nella memoria, vedere le stesse persone, che un
anno fa ribadivano la loro autonomia e le loro origini, piegarsi ai Liberisti
con la condizionale di Ciuffone è uno spettacolo dell’orrido. Passi Neurone
Gasparri, il quale purtroppo non capisce e le cose devono spiegargliele, ma
Alemanno che dava del leader a Ciuffone, forzando un sorriso a denti
strettissimi, era inguardabile.
Ora urge dare una
parvenza di serietà alla nomina del Nano delle Libertà a leader del PDL, alcuni chiedono l’acclamazione
(come per il papa), ma dato che c’è il rischio che qualche pernacchio scappi (l’occasione
è molto ghiotta soprattutto se ci sono telecamere in giro) è stata scartata. Si
pensa ad un elezione, il guaio è che bisogna mettere un avversario credibile, e
questo è il problema. Chi mettere ? Già usando la parola “credibile” hai
scartato tutta Forza Italia, da Dell’Utri a Bingo Bondi, urge un candidato di
AN che però non si bruci nella finta elezione.
Neurone Gasparri sarebbe l’ideale se non fosse celebroleso,
Fini è presidente della camera, e allora AN ha deciso di tesserare un paracarro
e di metterlo contro Ciuffone per l’elezione a leader. Ovviamente il paracarro
è stato preso rotto, dato che se fosse stato funzionante avrebbe avuto più
carisma del suo concorrente.
Archiviato il problema
leadership si passa alla stesura di una bozza dello statuto. Si voleva iniziare
il documento con la frase “Il PDL è per la tutela della legalità”. Ma dato che parlare di legalità e
giustizia da quelle parti è come parlare di corda a casa dell’impiccato , si è deciso di lasciar perdere per ora le
regole, ma si discuterà la forma dello statuto. Per farlo capire a Neurone
Gasparri si è deciso di farlo a fumetti.
Probabilmente si useranno i personaggi Disney, scontato il
personaggio di Paperone, sarà infatti Ciuffone,
mentre per la banda Bassotti, che nello statuto si occuperà di etica, c’era l’imbarazzo
della scelta, ma alla fine si opterà per il trio Dell’Utri-Previti-Vizzini. Il difficile sarà spiegare a Neurone
Gasparri che, mentre i Bassotti nella realtà sono nemici di Paperone, nello
statuto sono alleati. In calce al documento sarà posta la dedica per i
predecessori che sono caduti il nome della libertà : Pietro Gambadilegno impersonato da Bettino Craxi.