

C’è un caos pazzesco, una confusione totale che non fa
capire niente della situazione che stiamo vivendo. I Berlusaz, cioè il manipolo di deviati mentali agli
ordini del premier, ormai fanno una difesa ad oltranza del capo senza più
scindere il politico dall’imprenditore. Intervengono in tv e giornali con
fumogeni e mescolano le carte in tavola.
Pur di difendere Puffo Puttaniere ho sentito difendere l’Italia
da Castelli, si avete capito bene da Castelli della Lega Nord quella che è
contro l’unità nazionale e si riconosce in uno stato inesistente, cioè la Padania, la quale appunto
ha la stessa entità giuridica di Paperopoli. “Siete contro l’Italia” tuonava ad
Annozero Castelli, ovviamente i
riferimenti a buoi che danno del cornuto agli asini si sprecano. Ma il Castelli
continua e ci scappa anche la difesa alle aziende del premier, che onore essere
difesi da un esponente del governo.
Ma non è l’unico caso ovviamente, ormai Puffo Puttaniere è
una confusione vivente e pur di difenderlo si mescola dalle sentenze, per
processi di vent’anni fa, alla politica cianciando di disegni eversivi, puttane
che andavano a far divertire il premier diventano spie comuniste all’ordine di
D’Alema, si avete capito bene Baffetto a Vela è a capo dello spionaggio contro
il premier, insomma il PDL è attaccato da un suo dirigente.
Ormai c’è un blocco formato da Il
Giornale-Mediaset-Mondadori-PDL-Ku Klux Klan, questi hanno unito le forze per
il capo e si aiutano per l’obbiettivo finale. Ieri su “Mattino Cinque” condotto
da Brachino, cioè uno della manovalanza che si spaccia per giornalista, va in
onda un attacco al giudice Mesiano , il quale ha condannato Fininvest a
rimborsare 750 milioni di euro. Il programma è una vera e propria palla di
merda e Brachino, da buon stercorario, la trascina fino alla demenza aiutato dal
condirettore de “il Giornale” Sallustri, che è anche la controfigura di
Aigor di Frankestein Junior, ovviamente con una moralità più bassa.
Il giudice Mesiano viene definito “stravagante” dai due, senza
capire perché, viene contestato il fatto che una volta a cena in un ristorante
qualcuno, del quale non sappiamo il nome, ha sentito il giudice attaccare
Berlusconi, cioè per i due ci sono tutti i presupposti non solo per non farlo
giudicare, ma anche per arrestarlo magari, insomma siamo al “un amico del mio
amico ha sentito da un conoscente del bar…etc.”. Insomma se un giudice non ha
la stessa idea di Berlusconi non può giudicarlo, allora se un giudice critica
un notaio che si fa ? Non potrà giudicare i notai?
Ma la follia continua, e così si assiste al massimo della
follia, parte un servizio in cui si vede una telecamera, che di nascosto riprende
il giudice Mesiano in giro per strada, la voce di sottofondo del servizio
prende letteralmente per il culo il giudice, ridicolizzando i suoi modi di
fare, le persone che incontra e addirittura l’abbigliamento, il servizio infatti
chiude con una rivelazione shock il giudice “indossa calzini turchesi”…e si ci
sono tutti i presupposti per la galera insomma.
E’ strano che proprio loro che inneggiavano alla privacy e
al “dividere la vita pubblica da quella privata” si mettano a seguire di
nascosto un giudice nel suo tempo libero. D'altronde quello li è solo il primo
ministro che va a puttane mentre l’altro è un giudice che ha osato addirittura mettere
un calzino turchese.